Nella settimana al 25 giugno scorso le scorte Usa di greggio sono diminuite di 2,01 milioni di barili a 363,12 milioni di barili secondo i dati dell'Energy information administration (Eia).
La flessione è maggiore delle previsioni degli analisti interpellati da Reuters che indicavano un decumulo di 900.
La consistente fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico, causata dall'incidente alla piattaforma petrolifera della Bp "non mi sembra che per il momento produca un impatto sul prezzo del petrolio".
Lo afferma l'amministratore delegato dell'Eni Paolo Scaroni al termine della cerimonia di consegna dei premi Eni Award 2010 al Quirinale, spiegando che "se si dovessero rendere piu' difficili o più costose le ricerche offshore ciò impatterebbe sulla quantità di greggio che viene immesso sul mercato.
In ribasso sui mercati internazionali il prezzo del petrolio dopo la pubblicazione di iero dei dati settimanali sulle scoste statunitensi di greggio (in incremento di 200 mila barili contro l'atteso calo di un milione).
A New York il future sul Light Crude passa di mano in queste ore a 71,19 dollari al barile e cede 24 centesimi sul riferimento dopo avere registrato un minimo intraday a 70,90 dollari.
Quotazioni ancora in rialzo per il petrolio: il contratto del Light Sweet Crude Oil scambia a 71,83 dollari al barile, segnando un aumento pari allo 0,70%.
Sul mercato si continua a speculare sul possibile aumento della domanda di greggio che dovrebbe verificarsi in conocomitanza con l'uscita dalla recessione di gran parte delle principali economie mondiali.
Il petrolio cede ancora e scende sotto i 92 dollari al barile, al minimo degli ultimi sette mesi.
Le quotazioni sul mercato after hours di New York si sono portate a 91,70 dollari.
Il calo e' causato dai timori di un rallentamento dell'economia reale legato alla crisi finanziaria che ieri ha ricevuto l'ennesimo scossone con la bancarotta annunciata da Lehman Brothers.
La settimana si è chiusa con una seduta piuttosto tranquilla per i prezzi del petrolio che si sono mossi all’interno di un range piuttosto ristretto, limitato a soli tre dollari toccando quota 105,13 dollari, il livello più basso dallo scorso Aprile.
Secondo il capo economista di Goldamn Sachs, Jim O’Neill, per quanto sia difficile fare previsioni sull'andamento del prezzo del greggio, non è da escludere che nelle prossime settimane la discesa possa condurre fino a 90 dollari al barile.
Da metà Luglio ai primi di Settembre, il prezzo alla pompa dei carburanti è sceso di circa 10-12 centesimi di euro al litro.
Dal primo Agosto ad oggi, afferma l'Up, la quotazione internazionale del prodotto raffinato ha visto per la benzina un calo di 1,7 centesimi di euro al litro, quanto il prezzo interno (al netto delle tasse), per il gasolio il Platts è diminuito di 3,7 centesimi (-4,2 centesimi del prezzo interno).