Chiusura brillante per Tokyo e per le altre piazze finanziarie di Asia e Pacifico.
I rialzi all'indomani della decisione della Banca Centrale del Giappone di tagliare il costo del denaro fino ad azzerarlo.
La mossa, insieme al balzo segnato da greggio e materie prime, ha favorito in generale tutti i listini, compresi quelli di Hong Kong e Sidney, mentre Shanghai e' rimasta chiusa per festivita'.
L'indice Ftse Mib della Borsa di Milano segna infatti un +0,89% mentre l'All Share registra un +0,81%.
"Regine" del listino Mediaset a +3,18% promossa a 'buy' da Citi e Italcementi (+3,75%).
A sostenere le contrattazioni sono poi soprattutto i titoli dell'energia con Saipem a +2,64%, Tenaris +2,3%, Eni +1,87% e ancora Enel +0,92% e Snam +0,81%.
Giornata molto negativa per Piazza Affari che allarga le perdite dopo l'avvio positivo e la brusca virata in rosso.
Il Mibtel cede l'1,76% e l'S&P/Mib l'1,88%.
Sono invece otto i titoli congelati per eccesso di ribasso sul controllo: Bpm (-6,46%), Impregilo (-6,03%), Fiat (-5,87%), Fastweb (-5,76%), Geox (-5,47%), Seat (-5,38%), Telecom (-5,35%) e Banco Popolare (+0,34%).
Nel giorno della nazionalizzazione di alcuni gruppi bancari del Vecchio Continente (tra cui il colosso Fortis), le Borse europee hanno bruciato 319 miliardi di capitalizzazione.
La flessione odierna dell'indice paneuropeo Dj Stoxx 600 (-5,1%), è seconda solo a quella del 21 Gennaio scorso quando andarono in fumo 440 miliardi di euro.